Introduzione al percorso di integrazione psico-spirituale negli EESS

Corso per le nuove Guide di EESS in 18° annotazione

Roma, 18-19 Gennaio 2020

Introduzione

al percorso di integrazione psico-spirituale negli EESS

(Marco Vitale)

Il testo degli EESS

[1] 1 ANNOTAZIONI PER AVERE QUALCHE IDEA DEGLI ESERCIZI SPIRITUALI CHE SEGUONO E PER AIUTARE SIA CHI DEVE DARLI SIA CHI DEVE RICEVERLI

2 La prima annotazione è che con questo termine “esercizi spirituali” si intende ogni modo di esaminare la coscienza, meditare, contemplare, pregare vocalmente e mentalmente, e altre attività spirituali, come si dirà più avanti.

3 Come infatti il passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corporali, così tutti i modi di preparare e disporre l’anima a liberarsi da tutti gli affetti disordinati

4 e, una volta che se ne è liberata, a cercare e trovare la volontà divina nell’organizzare la propria vita per la salvezza dell’anima , si chiamano esercizi spirituali.

[2] 1 La seconda è che chi dà a un altro modo e ordine , per meditare o contemplare, deve narrare fedelmente la storia della contemplazione o meditazione, scorrendone soltanto i punti con breve o sommaria spiegazione;

2 perché la persona che contempla, cogliendo il vero fondamento della storia, riflettendo e ragionando da sola, e trovando qualcosa che gliela faccia un po’ più chiarire o sentire,

3 o con il proprio ragionamento o perché l’intelligenza è illuminata dalla divina potenza, ricava maggior gusto e frutto spirituale di quanto non ne troverebbe se chi dà gli esercizi avesse molto

spiegato e sviluppato il senso della storia;

4 infatti, non il molto sapere sazia e soddisfa l’anima , ma il sentire e gustare le cose internamente.

[3] 1 La terza. Siccome in tutti gli esercizi spirituali che seguono ci serviamo degli atti dell’intelligenza per ragionare e di quelli della volontà per muovere gli affetti,

2 avvertiamo che negli atti della volontà, quando parliamo vocalmente o mentalmente con Dio nostro Signore o con i suoi santi,

3 si richiede da parte nostra maggiore riverenza di quando ci serviamo dell’intelligenza per capire.


Una possibile definizione di psicologia

«La psicologia è la scienza che studia gli stati mentali e i suoi processi emotivi, cognitivi, sociali e comportamentali nelle loro componenti consce e inconsce, mediante l'uso del metodo scientifico e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale. Si occupa anche dello studio e del trattamento delle funzioni psichiche sia in condizioni di benessere che di sofferenza o disagio mentale, dovute a dinamiche soggettive (intrapsichiche), ambientali o relazionali (interpsichiche)».


Per una prospettiva di integrazione psico-spirituale

«Psicologia e spiritualità considerate nell’ottica della formazione della persona umana nella sua integralità. […] Se c’è interazione tra psiche e spiritualità, ne viene che un accompagnamento spirituale, attento alla singola persona, non può non conoscere, in quanto possibile e usando le conoscenze scientifiche a sua disposizione, le sensibilità psico-relazionali dell’accompagnato. I suoi punti di forza e i suoi punti deboli, le sue fragilità e le sue ricchezze. Ciò proprio perché la sua vita spirituale non può che crescere dentro la sua storia concreta, facendosene carico fino in fondo. […] Un accompagnamento psico-spirituale così inteso, mentre si fa carico del cuore diviso e della storia concreta della persona, l’aiuta anche a trovare la propria identità, la propria verità, che non può che essere trovata nella duplice e inscindibile relazione: con Dio e con i fratelli. Una relazione che deve modularsi sull’amore come caritas, che ha, quindi, il Deus caritas come principio e fondamento».


Sulla necessita della conoscenza di sé

«Conoscere se stessi per ciò che si è: un esercizio di maturità che spesso nasconde equivoci che ce lo fanno immaginare come in realtà questo esercizio non può essere. Ne raccolgo tre: cogliere solo il bello di noi;

ancorare i propri progetti alle grandi questioni; guardarsi dentro da soli».